DA:Marco Ferrara
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Il Disturbo Bipolare I è un disturbo che soddisfa i criteri di un episodio maniacale, preceduto o seguito da episodi ipomaniacali o episodi depressivi maggiori.
Il Disturbo Bipolare II è un disturbo che soddisfa i criteri di un episodio ipomaniacale, preceduto o seguito da un episodio depressivi maggiori.
Il Disturbo Ciclotimico è caratterizzato dalla presenza, per almeno due anni, di numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per l’Episodio Ipomaniacale e di numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per l’Episodio Depressivo Maggiore.
Episodio maniacale: la caratteristica principale di tale disturbo è un periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espanso o irritabile e di aumento anomalo e persistente dell’attività finalizzata o dell’energia della durata di almeno una settimana e presente per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni. Durante il periodo di alterazione dell’umore o di aumento di energia o attività tre (o più) dei seguenti sintomi, (quattro se l’umore è solo irritabile), sono presenti ad un livello significativo e rappresentano un cambiamento evidente rispetto al comportamento abituale: essi sono autostima ipertrofica o grandiosità, diminuito bisogno di sonno, maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare, fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri siano rapidi, distraibilità, aumento dell’attività finalizzata o agitazione psicomotoria, eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose. L’alterazione dell’umore causa una marcata compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o richiede l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
Episodio ipomaniacale: un periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espanso o irritabile e di aumento anomalo e frequente dell’attività finalizzata o dell’energia della durata di almeno 4 giorni consecutivi e presente per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni. Durante il periodo di alterazione dell’umore o di aumento di energia o attività tre (o più) dei seguenti sintomi (quattro se l’umore è solo irritabile) sono presenti ad un livello significativo e rappresentano un cambiamento evidente rispetto al comportamento abituale: autostima ipertrofica o grandiosità, diminuito bisogno di sonno, maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare, fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri siano veloci, distraibilità, aumento dell’attività finalizzata o agitazione psicomotoria, eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose. L’episodio non è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento sociale o lavorativo o da richiedere ospedalizzazione.
Episodio depressivo maggiore: cinque (o più) dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento. Almeno uno dei sintomi è umore depresso o perdita di interesse. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni come riportato dall’individuo (per es. si sente triste, vuoto/a, disperato/a). Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, significativa perdita di peso, non dovuta a dieta, o aumento di peso (per es. un cambiamento superiore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure diminuzione o aumento di appetito. Insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, faticabilità o mancanza di energia. Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi inappropriati (che possono essere deliranti). Ridotta capacità di pensare o concentrarsi, o indecisione. Pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire), ideazione suicidaria, senza un piano specifico o un tentativo di suicidio o un piano specifico per commettere suicidio. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo Bipolare I: sono stati soddisfatti i criteri per almeno un episodio maniacale. Il verificarsi dell’episodio (o di episodi) maniacale e depressivo maggiore non è meglio spiegato da un altro disturbo schizoaffettivo.
Disturbo Bipolare II: sono stati soddisfatti i criteri per almeno un episodio ipomaniacale e per almeno un episodio depressivo maggiore. Non vi è mai stato un episodio maniacale. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo ed in altre aree importanti.
Disturbo Ciclotimico: per almeno 2 anni ci sono stati numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per l’episodio ipomaniacale e di numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un Episodio depressivo maggiore. Durante questo periodo di 2 anni i periodi ipomaniacali e depressivi sono stati presenti per almeno metà del tempo e l’individuo non è stato senza sintomi per più di 2 mesi. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Tutto sui Disturbi bipolari: caratteristiche dei Disturbi bipolari: il Disturbo Bipolare e quello Ciclotimico sono caratterizzati da episodi maniacali. La mania è l’euforia, una percezione di esaltazione della propria energia, del proprio benessere e della propria forza, con sensazioni di potenza eccessivi per intensità e durata, tanto da sfociare spesso nel delirio. Nell’umore maniacale vi è una fase preliminare, detta “prodromica”, che dura 3-4 giorni, durante i quali si avverte una crescente sensazione di energia e potenza, ridotto bisogno di dormire, un aumento dell’appetito ed un maggiore desiderio sessuale. Questo stato di euforia porta spesso a ridurre l’esame di realtà lanciandosi in imprese rischiose, esperienze intense ed eccitanti oltre a prendere decisioni senza pensare alle conseguenze. La persona non ha generalmente consapevolezza della patologia, anzi pensa di stare bene, di non essersi mai sentita tanto in forma e reagisce con aggressività quando viene contrariata. Aumenta anche l’attività psicomotoria, poiché la persona è irrequieta, impaziente, iperattiva. Il linguaggio diventa rapido, impetuoso, ricco di parole ricercate, metafore. L’energia viene investita nelle attività lavorative, tanto che spesso si registra un aumento della produttività, anche se la persona inizia con frenesia molte azioni, ma non sempre riesce a completarle e a controllarne l’andamento. Anche le prestazioni cognitive sembrano più efficienti, la memoria è molto attiva. Sono presenti pensieri di grandezza, di eccezionalità e di grandiosità, con un’ipervalutazione di sé. Spesso queste ideazioni sfociano in deliri, sia di grandezza a tema storico, politico, culturale, finanziario, sessuale, connessi con i sentimenti di aumentata autostima, potenza fisica ed intellettiva, sia a deliri di persecuzione o di influenzamento corporeo. Poi, vi è una fase di risoluzione, poiché dopo una settimana (ma l’episodio può durare anche mesi), vi è un brusco calo, l’umore può modificarsi in normale oppure con tonalità depressive.