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Media / PSICOLOGO
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I nuovi media maggiormente utilizzati dai bambini sono prevalentemente tre: computer, videogiochi e nuovi mezzi di telefonia, ovvero smartphone e tablet. I nuovi media elettronici hanno trasformato le condizioni e le possibilità di fruizione e di produzione del sapere e della cultura oltre alla percezione della propria collocazione nel mondo e delle proprie appartenenze (Besozzi, 2000).
Bambini e nuovi media:
Un aspetto cruciale è il fatto che i nuovi media garantiscono la possibilità di reperire modelli e stili di vita imitabili. I nuovi media hanno una natura multiforme, in particolare Internet che viene distinto nella psicologia in base a due categorie:
- ▪️ nella prima categoria possiamo trovare la posta elettronica e i motori di ricerca, entrambi utili strumenti per il reperimento delle informazioni;
- ▪️ nella seconda troviamo i cosiddetti ambienti virtuali ovvero i social network, i blog, le chat e i mondi virtuali. Passeremo ora a descriverli brevemente, evidenziandone alcuni aspetti peculiari del tema bambini e nuovi media.
I computer e la rete
Il computer è un elaboratore elettronico delle informazioni, costruito nel 1946 in Pennsylvania. Negli anni il computer si è evoluto, poiché vi è stata una riduzione delle sue componenti e una estensione della memoria e della velocità delle procedure di elaborazione delle informazioni.
Internet nasce nel 1983 dal progetto ARPA, che aveva come obiettivi la circolazione veloce dei dati e del flusso delle informazioni. Esso ebbe una svolta significativa nel 1994 quando venne data l’autorizzazione da parte del CERN della libera fruizione del servizio. La nomenclatura web 2.O venne coniata nel 2003 da Dale Dougherty dopo il crollo di Internet e delle borse del 2001, in particolare nel web 2.0 si includono i cosiddetti social network.
L’avvento dei social network
I social network ebbero la loro maggiore diffusione a partire dal 2004, i più famosi attualmente sono Facebook/Instagram, Twitter, TikTok. Questi social network hanno tre caratteristiche comuni come affermato da (Boyd e Allison, 2007):
- ▪️la costruzione di un profilo pubblico o semi-pubblico in un sistema sociale circoscritto;
- ▪️la possibilità di scegliere gli utenti con cui condividere contenuti;
- ▪️l’opportunità di vedere i profili dei propri contatti e dei loro amici.
Alcuni studi (Riva, 2010, Rivoltella, 2009) hanno cercato di comprendere quali sono i bisogni delle persone che usufruiscono dei social network rilevandone cinque in particolare:
- ▪️sicurezza: le persone con cui si comunica nei social network sono amici e non estranei;
- ▪️bisogno associativo: con gli amici si può comunicare, condividere opinioni;
- ▪️bisogno di stima: si possono scegliere gli amici ma anche venire scelti, questo fa crescere l’autostima (leggi l’articolo sul nostro blog “Come migliorare l’autostima” per approfondire il tema);
- ▪️auto-realizzazione: possibilità di raccontare se stessi come si vuole e di usare le proprie competenze per aiutare gli altri;
- ▪️condivisione di interessi e produzione di socialità.
In particolare i social network, che corrispondono a tutte queste caratteristiche, sono Facebook/Instagram, ovvero una sorta di album su cui poter condividere foto, informazioni personali, aprire gruppi, gestire delle pagine personali e svolgere attività varie. Twitter che consente di condividere messaggi di centosessanta caratteri tra computer e cellulari. Questi social network dimostrano che il desiderio di instaurare delle relazioni è superiore rispetto a quello di fare semplicemente parte di mondi virtuali. Inoltre Danah Boyd (2008) ha analizzato le proprietà tecniche dello spazio pubblico di rete:
- ▪️persistenza: tutto ciò che viene espresso online è registrato e archiviato;
- ▪️replicabilità: i contenuti possono essere duplicati;
- ▪️ricercabilità: contenuti facilmente ricercabili;
- ▪️scalabilità: i contenuti pubblicati sono visibili su ampia scala.
Queste quattro proprietà generano tre importantissime dinamiche:
- ▪️possibilità che i propri contenuti possano essere spiati;
- ▪️possibilità di spostarsi da un contesto relazionale all’altro;
- ▪️unione tra sfera pubblica e privata.
Nonostante questo, anche la fruizione dei mondi virtuali offerta dai videogiochi si sta diffondendo sempre di più.
I videogiochi
I videogiochi nacquero negli anni 80, essi sono giochi elettronici che vengono utilizzati mediante collegamento allo schermo televisivo. La peculiarità dei videogiochi consiste nel fatto che il giocatore deve raggiungere degli obiettivi in base al tipo di videogioco proposto. Negli anni 80 le tematiche dei giochi riguardavano il salvataggio da parte di un eroe di una fanciulla che era imprigionata dal cattivo.
A partire dagli anni 90 le tematiche cambiarono notevolmente inserendo elementi come sparatorie, a volte anche coadiuvate da suoni che rendono più realistica la scena, disastri ecologici, economia allo sfacelo etc. Vi è una distinzione tra buoni e cattivi anche se entrambi sono violenti. La violenza è uno dei temi predominanti dei videogiochi attuali. Una nuova frontiera dei videogiochi è costituita dai videogiochi a sfondo sessuale, che si stanno diffondendo sempre di più anche tra i giovanissimi.
Ma quali sono gli aspetti che rendono così attrattivi i videogiochi per i bambini?
Thomas Malone ha condotto una ricerca con bambini di età compresa tra i 5 e i 13 anni che avevano familiarizzato con una ampia gamma di giochi al computer che andavano dai videogiochi delle sale pubbliche, quelli di simulazione, quelli di avventura e quelli di apprendimento. I risultati evidenziarono alcuni aspetti per i quali i videogiochi suscitano una forte attenzione nei bambini:
- ▪️la presenza di immagini dinamiche in movimento;
- ▪️la possibilità di interazione;
- ▪️il traguardo;
- ▪️la possibilità di controllare attivamente il gioco;
- ▪️effetti sonori;
- ▪️velocità;
- ▪️casualità.
Sembra, inoltre, che il livello di difficoltà dei videogiochi possa essere considerato come una fonte di apprendimento, inoltre sembra non influire sulla loro popolarità ma su quanto un gioco continua a destare interesse e su quanto sia possibile apprendere da esso. È importante affermare che i videogiochi presentino un versante di forza e uno di debolezza. I punti di forza riguardano soprattutto la possibilità, secondo alcuni studi, di poter usare i videogiochi per l’apprendimento. I videogiochi hanno inoltre una enorme varietà rispetto a tutti gli altri mass media. Secondo Karen Sheingold (1985), l’eccessiva familiarità con i videogiochi potrebbe produrre insofferenza e incapacità a sopportare l’intricato mondo reale.
Cellulari e smartphone
Colombo (2001) afferma che i cellulari non siano più un fenomeno da studiare, ma quasi un aspetto delle persone stesse, una sorta di protesi naturale del corpo e della vita di relazione che ha determinato delle svolte radicali nel comportamento e nei linguaggi e quindi nella società intera.
La comunicazione tramite i cellulari presenta degli aspetti che sono stati anche riscontrati nei social network, in particolare la possibilità di costruirsi una identità individuale e sociale, ciò è dovuto alla crescente diffusione di questo strumento nel mondo giovanile. Una ricerca di Ronald (2004) evidenzia come il telefono cellulare rivesta la funzione di strumento per sfuggire al controllo dei genitori ed esprimere liberamente le proprie opinioni in privato.
Altri due aspetti importanti sono legati alla moda e soprattutto al cellulare come strumento per la popolarità all’interno del gruppo. Secondo Ling e Yttri (2005) l’avere un cellulare è come avere un codice di stile che consiste nel seguire la moda, avendo dei cellulari che abbiano il maggior numero di tecnologie possibili. Questo porta gli adolescenti a cercare cellulari con tecnologie sempre più avanzate come ad esempio smartphone molto costosi sui quali possono installare tutte le applicazioni che desiderano.
Il mondo della telefonia
La quantità di numeri in rubrica e il numero di chiamate ricevute sono un indice molto elevato della popolarità all’interno del gruppo. Chi non possiede o non può avere le tecnologie più avanzate è spesso sottoposto al fenomeno dell’esclusione. Il cellulare è considerato come un bisogno necessario per comunicare e fare conoscenze in quanto risponde al bisogno di contatto e toglie dall’impaccio della timidezza. Tuttavia è necessario che sia il più tecnologico possibile per avere assicurate attenzione e considerazione da parte del gruppo.
Una delle maggiori forme di contatto tra pari mediante il cellulare è l’invio di messaggi tramite WhatsApp e Telegram che hanno come scopo, oltre al mantenersi in contatto, fare programmi, uscire, ma anche dialogare con gli amici. Questa ultima modalità di comunicazione, secondo alcune ricerche, ha un consumo sovradimensionato da parte degli utenti. Un esempio di cellulare che si è molto diffuso tra giovani e giovanissimi è lo smartphone, oltre a ricevere e trasmettere immagini statiche e immagini in movimento, video, lo smartphone permette la trasmissione dati, ad esempio l’accesso ad Internet.
In particolare lo smartphone è oggetto a molta attenzione da parte dei mass media in particolare la segnalazione di abusi perpetrati da minori su altri minori e costantemente ripresi dagli smartphone per essere messi su siti online come Youtube, Facebook/Instagram o Twitter. Questo fenomeno sembra essere in continuo aumento e sembrerebbe esprimere il disagio dei giovanissimi, un disagio che molto spesso i genitori non riescono a cogliere e a comprendere.